La triste cronaca del giorno [1]:
Sbatti il mostro in prima pagina. «Tiziana Cantone, gira un video hard con l’amante e diventa il nuovo idolo del web». Il titolo è quello di un articolo, fra i tanti dell’epoca, comparso poco più di un anno fa sul sito del Fatto Quotidiano (il cui link ora reindirizza ad un editoriale di scuse di Peter Gomez). Tiziana Cantone è la 31 enne che si è suicidata lunedì 13 settembre dopo che un video hard girato in privato era finito in rete diventando oggetto di meme e scherni, anche se per qualcuno evidentemente aveva avuto il merito di farla diventare “il nuovo idolo del web”. La vicenda di Tiziana è tragica e riapre un dibattito dolente nel nostro Paese, dove sembra ancora impossibile scardinare la retorica sessista del “se l’è cercata”. Ma il titolo di un anno fa del Fatto Quotidiano aggiunge a ciò che è successo i toni della superficialità e del grottesco. Quel nome e cognome messo lì in bella mostra, per acchiappare qualche click sull’onda del fenomeno del momento che imperversa in rete, sembra tanto la versione pruriginosa e sciocca di sbatti il mostro in prima pagina.
Ma come spesso succede in Italia si prende un atto singolo e lo si eleva a legge generale in un tripudio di moralismi.
—- Colpa nostra? —-
In una legge generale, ovviamente, i colpevoli non possono che essere tutti:
E dopo il gesto estremo di Tiziana, i giornali si gettano su un’altra narrazione dominante quella del web dei cyberbulli, la colpa per quella morte è di internet e dei suoi meccanismi perversi. Troppo facile, la colpa invece è nostra. È nostra quando con troppa facilità usiamo gli appellativi troia, puttana o zoccola. È nostra quando chiosiamo moralisti “se l’è andata a cercare”. È nostra quando ridiamo come i coglioni su cose che ridere non fanno se ci si ricorda che dietro c’è una persona. È nostra perché in questo mondo iper connesso dove tutto corre velocissimo abbiamo troppo raramente l’intelligenza o il coraggio di fermarci a riflettere prima di scrivere, postare, linkare, taggare. E nella fretta travolti dal flusso ci scordiamo che schiacciare il tasto “pubblica” (per un video hard privato come per un articolo su un eminente testata nazionale) non è un obbligo, ma un’azione che genera conseguenze. È colpa nostra. Si parte da qui, per cambiare le cose.
Stronzi uomini, ovviamente [2]:
Mi auguro che Tiziana Cantone ora sia in un mondo dove il giudizio non è basato sul genere della persona giudicata, o sul suo lavoro. Un mondo con meno stronzi, dunque. Perché Tiziana Cantone l’hanno uccisa gli stronzi, questa è la verità. E gli stronzi, per la maggioranza, erano uomini come me. Tiziana l’ha uccisa chi la qualificava per un gesto e non le dava respiro per via di un pompino. Un normalissimo pompino in macchina, come ce ne sono migliaia anche in questo momento in cui voi leggete. E devo dirlo: mi sono letteralmente rotto i coglioni, da uomo, di sentire giudizi sulla moralità basati sull’aspetto fisico di una donna, o su quanto e come e a chi questa decida di fare un pompino.
E pazienza se non ci sono dati statistici a sostegno della propria tesi. A livello di aneddoti posso dire che ho sentito più donne dare della troia a qualcuno che non uomini, ma che volete che sia.
—- E la legge cosa dice? —-
Vi presento l’art. 27 della Costituzione [3]:
La responsabilità penale è personale.
In giro si possono leggere articoli volti a condannare tutti, il genere maschile, a disquisire del bene e del male e via di moralismo in moralismo. Tutto bello se non fosse che:
Il risultato è scontato: alcuni hanno commesso dei reati (calunnia, diffamazione, istigazione al suicidio, violazione della privacy) e dovrebbero essere chiamati a risponderne. Ma ancora una volta ci troviamo di fronte alle battaglie culturali: chiacchierare per anni senza far nulla è molto più semplice che far applicare la legge. Si andrà avanti per qualche giorno a moraleggiare fino a quando non verrà fuori qualche altro video ad attirare l’attenzione. Come sempre, insomma.
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[1] Cfr. https://www.left.it/2016/09/14/e-anche-colpa-nostra-se-ancora-litalia-grida-puttana/.
[2] Cfr. http://www.fanpage.it/cari-uomini-tiziana-cantone-si-e-suicidata-per-colpa-nostra/.
[3] Cfr. https://www.senato.it/1025?sezione=120&articolo_numero_articolo=27.
nn posso che essere d’accordo con te,ma ora abituati all’idea di essere un mostro al quadrato dato che nn partecipi al pentimento collettivo,i famosi “5 minuti di contrizione”
Compagni dei 5 minuti d’odio.
che son sempre lì,impliciti