Charly's blog

HR e dintorni – Credete che sia difficile trovare i cuochi o i camerieri? Sbagliato: a mancare sono gli specialisti in discipline artistiche e in scienze umane e sociali!

Quando si vuole analizzare il fenomeno delle imprese che “non trovano personale”  è sempre meglio partire dai dati dell’Istat [1]:

I disoccupati superano di poco i due milioni ma fra questi troviamo 359mila giovani (classe d’età 15-24 anni) e 505mila over 50. In pratica un disoccupato su 4 è un over 50 e quasi 1,2 milioni di disoccupati rientrano nella categoria over 35. Ma l’accento, chissà perché, è sempre sui giovani, non notate?


—- Analisi quantitativa —-

Per quanto riguarda la difficoltà di reperimento delle figure professionali, una buona fonte di dati è il database Excelsior [2]. Per il mese di maggio sono previste 444.310 assunzioni con una difficoltà di reperimento del 38%. Numeri impressionanti finché non si calcola che il 38% di 444mila non arriva a 169mila a fronte dei due milioni di disoccupati. E, ancora una volta, si può notare quanto il mismatch fra domanda e offerta sia poca roba considerati i valori occupazionali del paese. E, ancora, sorvolando sulla definizione di “difficile reperimento”: dopo quanto tempo si viene considerati tali? Settimane, mesi? E con quali canali di ricerca? Il passaparola?

Sia come sia, ecco il quadro generale:

E un dettaglio:

Mancano le estetiste, a quanto pare. Ma si dovrebbe anche fare una distinzione fra mancanza di candidati e mancanza di candidati idonei:

Ma essendo dati quantitativi, ovviamente, manca la qualità per interpretare il fenomeno.


—- Analisi qualitativa —-

Quando sento magnificare i big data non posso esimermi dal sorridere: big data o no sempre dati statistici sono. E come un qualunque studente di scienze sociali ben sa, con i numeri ci fai poco perché descrivono ma non comprendono il fenomeno (con saluti a quelli STEM che non afferrano la variabile “qualitativa”).

Tornando al discorso possiamo notare che, con buona pace dei ristoratori, le professioni più difficili da trovare per mancanza di candidati sono quelle in ambito medico, a seguire quelle attinenti alle discipline artistiche, sociali e umane e poi i farmacisti. Sotto il podio i dirigenti, mentre i cuochi e compagnia sono a un misero 15%. Posso capire che medici e assimilati siano difficili da trovare per via del giochino del numero chiuso: sforni meno lavoratori di quelli richiesti dal mercato e per magia i nostri lavorano sempre e con redditi elevati. Ma come i nostri amici speciali liberali ricordano, non è mica protezionismo, sia mai. Se lo fanno i taxisti o gli stabilimenti balneari sì, però. Che volete, casi della vita… Così posso anche capire che a mancare siano figure sì specializzate ma appartenenti al mondo dei colletti blu. Come possano mancare, invece, gli specialisti nelle discipline artistiche è davvero curioso. Cosa che mi porta a mettere l’accento sulla dimensione qualitativa:

ma quali sono le condizioni professionali riservate a quelle figure?

Detto in termini facili facili: se in Italia mi offrono uno stage senza prospettive in una casa editrice o in un teatro e all’estero un lavoro in una corporation, secondo voi, come finirà? E chi scrive, profilo contemporaneista, snobba anche la scuola pubblica, per dire.

Il discorso, ahiloro, non si applica per camerieri e compagnia: trattandosi di lavori a bassa qualifica non hanno molte prospettive al di fuori della cucina. Nell’analisi qualitativa, quindi, dobbiamo considerare:

  • la tipologia delle figure professionali e il suo “potenziale da espatrio” (gli italiani all’estero sono 5 milioni);
  • la qualità dei lavori offerti: paga, condizioni, prospettive;

Ricordando che le imprese non sono in competizione solo per i clienti ma anche per i lavoratori. E le Alpi non sono un ostacolo insormontabile se hai titoli, esperienza e lingue.

Sul versante scolastico ecco il valore del pezzo di carta:

Fra le lauree troviamo, senza sorpresa, parecchia gente che esce da corsi di laurea a numero programmato. Ma non è protezionismo, eh. Fra i diplomi troviamo i tecnici, vittime della liceizzazione degli studi.


—- I freddi numeri —-

Una volta messi i puntini sulle i possiamo apprezzare i freddi numeri:

E la dimensione geografica:

E come da aspettativa è il Nord a presentare le maggiori difficoltà e non il Sud. E tanti saluti al Reddito di cittadinanza

Arrivati fin qui, cosa possiamo dire del fenomeno? Mismatch sì, ma. E quel ma è importante per dare la giusta dimensione al fenomeno, per valutare le molteplici dimensioni qualitative – posizioni offerte, profili professionali, concorrenza dell’estero – e i primi effetti della crisi demografica. Meno marmocchi ieri, meno lavoratori oggi. Pensate un domani


P.S.

A proposito di dati, big data e compagnia: sapete che roba è il SIGINT? Nell’epoca dell’IT imperante gli USA ebbero la grande pensata di considerare obsoleto il tradizionale lavoro di intelligence che si fonda sul fattore umano privilegiando, invece, la raccolta di segnali. Se ne sono pentiti a partire dall’11/09…


[1] Cfr. https://www.istat.it/it/archivio/269972

[2] Cfr. https://excelsior.unioncamere.net/

2 commenti su “HR e dintorni – Credete che sia difficile trovare i cuochi o i camerieri? Sbagliato: a mancare sono gli specialisti in discipline artistiche e in scienze umane e sociali!

  1. alessandro tortato
    18 Maggio 2022

    Una precisazione per quanto riguarda il settore medico e sanitario, é vero che il numero chiuso ha un effetto protezionistico ma alla base c’è anche un problema pratico, i pazienti su cui ” lavorare ed esercitarsi” sono un numero finito se il rapporto tra il numero di specializzandi (o studenti) e quello dei pazienti cresce troppo ne risente anche la preparazione.
    Oltretutto il vero collo di bottiglia per i medici non é il numero chiuso a inizio corso universitario ma la scarsa quantità di posti nelle specialità.

    • Charly
      19 Maggio 2022

      Sì, senza dubbio il settore medico è particolare anche solo considerando quanto è lungo il periodo di formazione (che, in pratica, non finisce mai).

I commenti sono chiusi.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 17 Maggio 2022 da in HR con tag , , , .